Il territorio di Lesina, unico nella sua particolarità, costituisce un habitat eccezionale per flora e fauna. E' qui che si manifesta uno dei più significativi ecosistemi del Parco Nazionale del Gargano. Paludi, acquitrini, zone umide: ecosistemi unici che non si possono tralasciare.

Caratteri geologici
La striscia di terra a nord della laguna di Lesina, denominata "bosco-isola" , "istmo" oppure "tombolo", è caratterizzata dalla presenza di più allineamenti di corpi dunali, variamente orientati rispetto alla linea di costa. Ciò testimonia le continue variazioni avvenute anche in epoche recenti, della morfologia costiera, variazioni legate a successivi spostamenti tanto della linea di riva quanto della posizione della foce del Fortore. Tra le conseguenze legate a questi processi evolutivi, c'è il ricoprimento di parte dei corpi dunali da parte dei depositi alluvionali più recenti. Nelle aree più depresse è diffusa la presenza di limi ed argille palustri, presenti ampiamente anche lungo il bordo del lago di Lesina; ciò si spiega col fatto che l'area è stata a lungo sede di acque stagnanti, per le esondazioni dovute alle piene del Fiume Fortore, ed il loro conseguente impaludamento. Particolare significato rivestono gli affioramenti di PUNTA PIETRE NERE.
Aspetti morfologici
Il bosco-isola si sviluppa per oltre 20 km, da Punta Pietre Nere fino a Torri Mileto; la sua formazione è connessa alla ridistribuzione sotto costa degli apporti sedimentari fluviali. La circolazione marina costiera adriatica prevede la presenza di correnti superficiali dirette da Nord verso Sud; immediatamente a Nord della foce del Fortore, l'ostacolo rappresentato dal Promontorio del Gargano provoca l'instaurarsi di una controcorrente litorale. Tali flussi idrici costieri sono i responsabili della ridistribuzione degli apporti sedimentari provenienti dai corsi d'acqua appenninici che, quindi, hanno contribuito alla formazione del cordone litorale. Per effetto dell'opera regolarizzatrice del moto ondoso esso si presenta rettilineo, solo leggermente arcuato o falcato, ed è attraversato da alcuni canali poco profondi che lo collegano con il mare aperto. Attualmente, il tratto dunale ad ovest del cordone risulterebbe in arretramento. Fra le cause vi è lo squilibrio che si è venuto a creare tra i volumi di apporti solidi di provenienza fluviale e l'azione erosiva marina a sfavore dei primi.
IL BOSCO ISOLA
Squilibrio dovuto per buona parte all'attività dell'uomo che, operando sugli alvei dei fiumi, ne altera gli equilibri.Sistema roccioso venutosi a formare mediante la consolidazione di una massa liquida o fluida, avente temperatura molto più elevata rispetto a quella della superficie terrestre.
Tali masse liquide si formano in profondità e risalendo cristallizzano per raffeddamento. Quando solidificano entro la crosta terrestre, generano rocce chiamate plutoniche (intrusive), se invece, vengono eruttate in superficie, generano lave o piroclastici (estrusive). L'affioramento igneo di Punta Pietre Nere, sebbene di estensione limitata (circa 800 mq), rappresenta in Italia una rara testimonianza di attività magmatica del Paleocene (60Ma), la cui origine è tuttora dibattuta.Si ritiene che possa essere legata ai movimenti tettonici responsabili della fragmentazione della piattaforma carbonatica. Le rocce di Punta Pietre Nere potrebbero rappresentare un primo ciclo o una fase embrionale collegata all'attività magmatica recente (Pleistocene 1 - 0,5 Ma), che ha dato luogo alla formazione di molti apparati vulcanici quali quelli della Provincia Comagmatica Romana (Lazio - Campania) e del Monte Volture (Basilicata).