Flora e fauna
II "Bosco Isola"
si sviluppa su una lunga e stretta striscia di sabbia interposta fra il mare e la laguna. Questa conformazione topografica, come anche l'apparente monotonia del susseguirsi di cordoni dunali dal mare verso la laguna, potrebbe indurre a pensare alla presenza di una vegetazione poco diversificata costituita da pochi o addirittura un solo tipo di vegetazione.
Molti, invece, sono i fattori ecologici in grado di determinare variazioni tali da diversificare notevolmente i tipi e/o gli aspetti vegetazionali presenti. La maggiore o minore distanza dal mare, la presenza di una falda d'acqua dolce più o meno profonda, la presenza o meno di sali nella soluzione circolante nel suolo, la variazione di quota topografica, rappresentano i principali fattori ecologici responsabili della molteplicità di tipi di vegetazione. I rilievi vegetazionali e floristici eseguiti hanno, infatti, permesso di identificare più di venti tipologie di vegetazione differenti con 678 entità botaniche, appartenenti a 354 generi e 83 famiglie.
Il clima del biotopo di Lesina rientra nel macroclima mediterraneo e quindi, clima temperato caldo con estati calde e asciutte ed inverni miti e piovosi. La vicinanza del promontorio garganico che funge da barriera e l'influenza del clima appenninico, abbassano comunque le temperature medie invernali ed allungano la durata dello stesso periodo invernale. Le precipitazioni, inoltre, pur essendo frequenti non sono abbondanti.
In accordo con queste caratteristiche climatiche, la vegetazione del biotopo è quella tipica delle regioni costiere mediterranee; la presenza di specie rare ed uniche per l'Italia peninsulare come il Cistus clusii dunal, il dominio della macchia gariga mesofita, sono tutti elementi importanti per stabilire la presenza di una nicchia climatica e biologica unica.
La vegetazione del cordone dunale che limita verso nord la laguna è rappresentato dalle tipiche serie dei litorali sabbiosi e costituita da formazioni psammofile e xerofi
Procedendo dalle sabbie verso il mare troviamo cenosi a Cakile marittima. Agropyrum junceum, Medicago marina e Ammophila arenaria. Sono formazioni a carattere xerofitico e non potrebbe essere altrimenti vista la vicinanza del mare e quindi la secchezza fisiologica (determinata dalle infiltrazioni di acqua salata) e nebulizzazione di aerosol marino.
All'Ammophileto segue una fascia a Juniperus phoenicea, formazione rinvenibile attualmente senza continuità nella zona compresa tra la foce Acquarotta e località Tamaricelle; la loro presenza sta a dimostrare l'esistenza di condizioni podologiche ed ideologiche migliori dell'ambiente litorale.
L'aspetto vegetazionale più diffuso sulla duna di Lesina è dato da una macchia bassa a Rosmarino (Rosmarinus officinalis), Erica multiflora, Lentisco (Pistacia lentiscus), Salsapariglia nostrana (Smilax aspera), Ilatro sottile (Phillyrea media), Caprifoglio (Lonicera imple.xa), Corbezzolo (Arbutus une do). Mirto (Myrtus communis), Camedrio polio (Teucrium polium), Leccio (Quercus ilex), Cisto bianco (Cistus salvifolius), Cisto rosa (Cistus incanus). Esse si mostrano come fitte ed intricate coperture vegetali al confine con ilimiti della macchia alta a Leccio e sotto forma di garighe nelle zone a contatto con la fascia di ginepri. Si possono considerare un aspetto di degradazione o ricostruzione delle boscaglie a Leccio.
E' proprio in queste formazioni che si può riscontrare la presenza di una pianta rara nota in Italia solo per la Sicilia orientale: il Cistus clusii dunal.
In località Acquarotta sono presenti frammenti di macchia alta costituita soprattutto da LecciofQuercus ilex), Alloro (Laurus nobilis) accompagnate da Orniello (Fraxinus ormus), Pioppo bianco (Populus alba), Lentiggine (Viburnwn tinus), Ilatro sottile (Phillyrea angusti/olia), Corbezzolo (Arbutus unedo), Alaterno (Ramnus alaternus), Ligustro (Ligustrum vulgare); vegetazione, probabilmente un tempo estesa su tutta la zona, attualmente concentrata a causa di incendi e tagli succedutisi nel tempo. Si è, tuttavia, conservata intorno a depressioni chiamate localmente "fantine" al centro delle quali spesso affiora, almeno nei periodi piovosi, la falda freatica che consente l'insediamento di formazioni igrofile. La maggiore concentrazione si rinviene fra località Acquarotta e canale Zappino, lungo la fascia sud - occidentale della duna.
Le sponde dei canali che collegano la laguna con il mare, gli alvei di quelli interrati, la parte centrale delle depressioni circondate dalle boscaglie di Leccio, ospitano formazioni igrofile poco estese ma ricche di specie. Il diverso substrato, la variabile profondità della falda freatica, la periodica infiltrazione di acque salate, sono la causa determinante della grande variabilità di queste formazioni. Gli aspetti più appariscenti sono quelli a Falasco bianco (Imperata cylindrica), e Canna palustre (Phragmites communis).
La Duna ospita numerose specie di uccelli che traggono vantaggio dall'abbondanza di Insetti durante
il periodo delle fioriture e di bacche e frutti nel periodo autunnale ed invernale; tra questi ricordiamo il Pettirosso, l'Occhiocotto, il Merlo e il Gruccione.
Numerosa e varia è la fauna che vive sul tombolo sabbioso "bosco Isola".
Tra i rettili, interessantissima è la presenza sia della Testuggine terrestre che della Testuggine palustre.
Tra i mammiferi è abbondante la presenza di roditori e pipistrelli è presente il Tasso (Meles meles), la Volpe (Vulpes vulpes), il Riccio europeo (Erinaceus europaeus) e la Faina (Martesfoina). Tra i rettili troviamo il più grande serpente italiano il Cervone (Elaphe quatuorlineata), la Vipera (Vipera aspis), il Biacco (Coluber viridiflavus) e la Tartaruga comune (Testudo harmanni). Tra gli uccelli, la specie più numerosa e meglio udibile, oltre a quelli acquatici , sono presenti la Capinera (Sylvia atricapilla), l'Averla cenerina (Lanius minor), il Gheppio (Falco tinnunculus), l'Allodola (Aulada arvensis) e la Cappellaccia (Galerida cristata), l'Usignolo (Luscinia megarhynchos), la Sterpazzolina (Sylvia Cantillo), l'Occhiocotto fSylvia melanocephala), il Verdone (Carduelis chloris), lo Scricciolo (Troglodytes troglodytes), l'Upupa (Upupa epops), il Rigogolo (Oriolus oriolus).